Colore, gusto, allegria… Tre elementi fondamentali hanno caratterizzato l’edizione 2019 di Cibo Nostrum, la grande festa della Cucina italiana che quest’anno si è trasferita nei suggestivi giardini di Villa Bellini di Catania, polmone verde della città etnea.
Un vero e proprio tripudio di popolo che ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare, come dimostrato dalle 25.000 persone che hanno consentito di devolvere in beneficenza la ragguardevole cifra di 60.000 euro devoluti al Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC, che interviene nelle zone terremotate d’Italia e dove si registrano calamità naturali; alla Comunità di Sant’Egidio che li utilizzerà per ristrutturare alcuni locali destinati all’accoglienza dei più bisognosi in città; e alla Locanda del Samaritano che realizzerà una biblioteca sociale e dei posti alloggio per i senza tetto. Il risultato record è stato determinato dalla vendita dei ticket per le degustazioni preparate dalle oltre 300 postazioni di cuochi, pasticceri, cantine e aziende agroalimentari che hanno fatto degustare le loro prelibatezze, mentre al centro della Villa una ventina di cuochi Etnei preparava “Omaggio alla pasta alla norma”, con oltre seimila porzioni offerte ai visitatori che hanno contribuito alla causa benefica.
Folta la rappresentativa dei cuochi messinesi, con ben 13 postazioni, uniti sotto il vessillo dell’Associazione Provinciale Cuochi Messina, che hanno raccolto con entusiasmo l’invito a partecipare all’evento da anni divenuto catalizzatore per la Sicilia, di quel “turismo del gusto” costantemente alla ricerca del “tradizionale ma buono e attuale”.
“Non potremmo essere più felici dei risultati raggiunti grazie alla manifestazione che, grazie anche al grande cuore e all’impegno di Rocco Pozzulo e Seby Sorbello, è divenuta negli anni in un momento imperdibile per pubblico e addetti ai lavori – ha dichiarato la presidente APCM, Rosaria Fiorentino – Il fine benefico dell’evento rende la passione che circonda l’intero Cibo Nostrum ancor più tangibile, quando lo si vive dall’interno. Sono molto grata, ai soci APCM che sono stati parte attiva dell’appuntamento catanese, che ha richiesto un impegno davvero notevole essendo parte di una macchina organizzativa complessa che ha inglobato anche il congresso URCS e il 30.mo Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi”.
Il Congresso, che ha visto la rielezione di Rocco Pozzulo alla guida della FIC, ha comportato un fitto calendario di eventi svoltesi nei 25 mila metri quadrati dell’area espositiva del centro fieristico “Le Ciminiere”, dove in contemporanea andava in scena il Cooking Fest, – il Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie in cucina, organizzato da Expò.
I cuochi APCM, in particolare, hanno preso parte al congresso URCS del 30 Marzo allestendo l’Isola del Salumiere “madre in Messina” curata da Fabrizio Scaramuzza con Nonsolocibus, in cui è stata servita anche la mafaldina siciliana con porchetta dei Nebrodi e riduzione di Vino Faro Doc realizzata da Francesco Arena. Sempre sabato il pesce azzurro è stato protagonista del laboratorio “Pesce azzurro e molluschicoltura: sostenibilità e salute per l’alimentazione del futuro”, dove Alessandro Greco ha realizzato dal vivo una crema di piselli con cozze, vongole di Ganzirri e cialda di pane croccante, e uno sgombro con verdure di stagione in due consistenze e fiori eduli. Al cooking Show hanno preso parte anche il Vice presidente APCM Katia Zanghì, Giovanni Arena amministratore della Sacom s.r.l. Messina, Salvatore Ruello presidente della cooperativa lago Grande e Lillo Mangraviti vice presidente della cooperativa Lago Grande di Ganzirri e socio fondatore della Pro Loco. La stessa sera per il buffet dell’aperitivo Alessandro Greco ha proposto una Crema di piselli accompagnata da un insalata di riso integrale con Asparagi, mandorle e vongole di Ganzirri, mentre Antonino La Fauci ha presentato la tipica Focaccia con tuma, nella variante con pomodorini canditi e scarola scottata. Lunedì 1 Aprile ha visto, invece impegnato Natale Laganà, dell’omonimo storico panificio messinese, che per il buffet del pranzo delle regioni ha preparato i tipici pitoni messinesi con il supporto degli chef Carmelo Oliveri e Elvira Curcuruto. Momento davvero pregnante, poi, quello che il 2 Aprile ha visto protagonisti nella cena di gala svoltasi nella splendida location di Radice Pura a Giarre, i piatti dei cuochi APCM Katia Zanghì e Elvira Cucuruto (Veg Cannolo: cannolo salato di grani antichi e primizie dell’orto); Salvatore Armeli Moccia e Giovanna Costanzo (Tortello di maialino dei Nebrodi in porchetta con favette, pecorino e cotenna soffiata); Rosaria Fiorentino e Andrea Costa (Sgombro scottato su verdure spontanee, guazzetto di vongole di Ganzirri e limone candito). Ultima fatica per i cuochi siciliani, il buffet aperitivo del 3 Aprile a cura delle associazioni provinciali della Sicilia, dove l’APCM ha offerto i “BADDAREDDI” IN CROSTA DI PANE DORATO; Crema di fave con primo sale dei Nebrodi e bietole all’extravergine; Polpo marinato agli agrumi; a cura di Riccardo Rizzo, David Costa, Santino Di Benedetto e Fortunata Bisignano.
“Ci auguriamo – ha tenuto ad aggiungere la vice presidente APCM, Katia Zanghì – che nel prossimo futuro eventi come quello appena conclusosi, vedano una sempre più massiccia partecipazione dei nostri associati, perché se vogliamo diffondere la cultura del gusto e valorizzare le ricchezze della nostra generosa terra, l’unico modo per riuscirci appieno e attraverso un lavoro di squadra efficiente e appassionato”.
Flavia Buscema